Nell’ambito del progetto quinquennale PianosaLAB2 – Soil ecosystem hub, la base CNR di Pianosa ha ospitato una missione dell’Istituto per la Bioeconomia – IBE, del CNR, dal 9 al 17 maggio 2023 alla quale hanno preso parte:
  • Romina Lorenzetti
  • Gherardo Biancofiore
  • Francesco Sabatini
  • Luciano Massetti
La missione è stata svolta in concomitanza con:
  • il gruppo di ricerca dell’Università dell’Insubria , Dipartimento di biotecnologia e scienze della vita, focalizzato al campionamento dei funtional traits di radici e foglie per la specie Pistacia lentiscus nei diversi ambienti presenti sull’isola , in risposta alle condizioni ambientali ed edafiche;
  • il gruppo di ricerca dell’Istituto di Speleologia Emil Racoviţă (ERIS) di Bucharest (Romania) con partner il Gruppo di esplorazione subacquea e speleologica (GESS) di Bucharest che si sono occupati di investigare (all’interno del progetto CAVERNBIODIV) la diversità di invertebrati e microrganismi degli habitat sotterranei (grotte/caverne) e di superficie in relazione alle proprietà chimico-fisiche del substrato, alle variabili climatiche e all'impatto antropico.
La missione del gruppo IBE ha avuto le seguenti finalità:
1. MONITORAGGIO DEL CARBONIO ORGANICO E DELL’ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO
2. INQUINAMENTO LUMINOSO E QUALITA’ DEL CIELO NOTTURNO
3. STAZIONE METEO

1. MONITORAGGIO DEL CARBONIO ORGANICO E DELL’ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO IN CORRELAZIONE ALLA DINAMICA DI EVOLUZIONE DEI SITI NATURALI E RICOLONIZZAZIONE DEI SITI EX-AGRICOLI
L’attività ha previsto il campionamento di suolo in 47 stazioni, precedentemente utilizzate per il monitoraggio pluridecennale della sostanza organica del suolo iniziato nel 2000, per la stima del contenuto di carbonio organico tramite modelli predittivi empirici basati sulle proprietà spettrali (VisNIR). La raccolta dei campioni è stata effettuata tramite trivellata alla profondità 0-20 cm per la determinazione dei parametri fisico-chimici e accompagnata da una descrizione a livello litologico, morfologico e di copertura vegetale, di ogni stazione.
Sette stazioni delle suddette sono state individuate in base alla loro rappresentatività degli stati di ricolonizzazione del suolo agricolo da parte della vegetazione spontanea, 4 delle quali già campionate nella campagna di settembre-ottobre 2022, col fine di monitorare l’evoluzione dell’attività biologica dei suoli dei siti in questione. Gli ambienti individuati corrispondono a: un oliveto in uso, ex-seminativo colonizzato da olivi e specie arbustive della macchia mediterranea, 2 siti ex-pascolo colonizzati da olivi e specie arbustive della macchia mediterranea, 2 siti a macchia mediterranea arbustiva. La scelta dei siti è stata basata anche in funzione della disponibilità futura di dati relativi al campionamento di radici e foglie di Pistacia lentiscus, ad opera dei colleghi dell’Università dell’Insubria.
Nelle sette stazioni sono stati effettuati:
  • il campionamento indisturbato in 3 repliche per l’analisi della qualità biologica del suolo tramite QBS-ar;
  • il campionamento in sterilità e in 3 repliche dei primi 10 cm per l’analisi dell’attività biologica (BIOLOG);
  • il campionamento in 3 repliche per la determinazione della densità apparente tramite carotatore a volume noto;
  • il monitoraggio puntuale della respirazione del suolo tramite sistema EGM-1 a cameretta e temperatura superficiale.
NB. l’IBE ha recentemente inserito il sito di Pianosa all’interno della rete di monitoraggio SOILBON (Soil Biodiversity Observation Network, https://www.globalsoilbiodiversity.org/soilbon), che mira a raccogliere e condividere osservazioni biologiche ed eco sistemiche del suolo al fine di garantire la conservazione e gestione sostenibile della biodiversità del suolo.

Descrizione stazione, campionamento e misure respirazione suolo


2. INQUINAMENTO LUMINOSO E QUALITA’ DEL CIELO NOTTURNO
La campagna di misura ha previsto il monitoraggio della qualità del cielo notturno in 5 siti dell’isola di Pianosa:
  • uno accanto alla stazione meteo nella zuna urbanizzata dell’isola
  • uno al centro dell’isola presso l cosiddetta Torre di Babele o Zigurrat
  • tre rispettivamente lungo la costa Sud, Ovest e Nord.
Mediamente la qualità del cielo notturno è risultata elevata. Presso la stazione meteo l’inquinamento luminoso è risultato più elevato rispetto al sito più buio, all’interno dell’Isola. CURIOSITA’: la qualità del cielo notturno è così elevata che il sensore è stato in grado di rilevare l’aumento di luminosità (circa il 75% in più) causato dal passaggio di una nave da crociera al largo dell’Isola, che è paragonabile a quella di tutta l’illuminazione di Pianosa.

Sensori di qualità di cielo


3. STAZIONE METEO
La stazione meteorologica CNR-IBE / LaMMA operativa a Pianosa dal 1° Marzo 2006, è stata ulteriormente migliorata con l’installazione di un nuovo pluviometro EML mod. SBS500 (http://www.emltd.net/sbs.html), realizzato in alluminio, con una bocca tarata più ampia (da 200 a 500 cm2) rispetto al sensore precedente, a cui va reso il merito di una onorata carriera! Per il nuovo pluviometro ringraziamo il collega Andrea Antonini del Consorzio LaMMA per la disponibilità a integrarlo nella configurazione base della stazione.
Il sensore si è subito messo all’opera, vista l’eccezionale frequenza di precipitazioni per il periodo:
(http://www.lamma.rete.toscana.it/meteo/osservazioni-e-dati/dati-stazioni)

Grazie all’aiuto del collega Alessandro Materassi del CNR-IBE, è stato aggiornato il programma di gestione dell’acquisizione/trasmissione dati. Possiamo collegarci in remoto dai nostri laboratori in caso di malfunzionamenti o aggiornamenti del sistema. Non ultimo ringraziamo la cortese disponibilità e l’aiuto di Vlad Voiculescu per la manutenzione e sostituzione di alcune parti meccaniche: tiranti, supporti del pannello solare e della stazione, fissaggio pluviometro: sono quegli interventi che contribuiscono a mantenere in efficienza l’intero sistema di misura.

Stazione meteo IBE & osservazioni del buio


La base CNR e il gruppo di ricerca